La proposta di costituzione di una nuova Agenzia per l’intelligence delle fonti aperte all’interno del sistema di intelligence statunitense rischia di diventare l’occasione per collocare – all’interno dell’habitat delle Fonti Aperte – un vero e proprio “dispositivo di classifica istituzionalizzato”.
Come ci comporteremmo se ci affidassero il compito di progettare – garantendoci l’assenza di ogni tipo di vincolo – l’architettura organizzativa di una simile Agenzia? Che tipo di struttura immagineremmo ai fini del supporto ottimale alle funzioni e alle attività di OSINT? Un piccolo esperimento di “costruttivismo ingenuo” (anche disciplinare…) dai risultati niente affatto scontati, sul quale però può essere utile riflettere.