Proposte di riflessione utili per chi si occupa di analisi strategica nell’ambito del cyber.war, cyber.terrorism, cyber.security, cyber.space_as_global_common, etc..
Primo Pensiero:
“Deve sottolinearsi che non è d’aiuto, per i fini presenti e a dispetto del suo nome, concepire il cyberspazio unicamente in termini spaziali…”
Secondo Pensiero:
“La natura pervasiva del cyberspazio sembra oggi dipendere , in parte, dalla misura in cui accettiamo la sua interfaccia come parte integrante della nostra realtà.”
Terzo Pensiero:
“Il cyberspazio e la sua interfaccia costituiscono il supporto di azioni che possono essere originate da essere umani (…) ovvero da agenti artificiali…”
Quarto (ed ultimo, per il momento) Pensiero:
“…osserviamo che un’azione nel cyberspazio non è cattiva o buona in modo incontroverso; un giudizio di valore è in certa misura necessario per soppesare la sua meritevolezza morale…”
“Abbiamo già delineato l’ipotesi di strutture di entropia come strumento per valutare un’azione nel cyberspazio, che combini giudizi relativi alle caratteristiche desiderabili del cyberspazio con la sua natura discreta e, quindi, definibile in modo non ambiguo. Una struttura entropia è un valore d’ordine del cyberspazio, volto a catturare la nozione di cattivo mutamento di stato. Lo stato successivo è peggiore dello stato precedente.”
(tutti i pensieri sono tratti dal cap. II di “Infosfera”, di Luciano Floridi)