E’ sostenibile l’ipotesi che l’intelligence e gli Studi di Intelligence di oggi costituiscano la black box di sé stessi? Se la vera conoscenza, quella autentica, è la conoscenza che promana dall’esperienza del “costruttore” più che da quella dell’ “utente”, che tipo di conoscenza persegue l’intelligence?
L’intelligence e gli Studi di Intelligence sono più “utenti” o più “costruttori” di conoscenza?
Probabilmente l’OSINT è l’unica disciplina in grado di “smontare” la black box dell’intelligence per rivelarne la vera natura, la reale meccanica interna. Proviamo ad applicare all’intelligence quel cambio di prospettiva – ispirato dalla Filosofia dell’Informazione di Luciano Floridi – che prescrive una visione costruttivista degli Studi di Intelligence, finalizzata alla evoluzione e all’innovazione dell’architettura teoretica della disciplina.
Buona visione!