Al di là degli eventi che passano, le Carte durano, ciascuna con la sua minuscola storia e vivono in quella che Borges chiama la nostra “quarta dimensione, la memoria”. E quando anche noi ce ne andremo, loro le Carte resteranno lì e non sapranno mai che non ci siamo più.

(Maria Corti)

Ancora una volta – e forse questo vuol dire che si era visto giusto – torniamo sul rapporto strategico tra l’intelligence e le iscrizioni, le tracce e la… quarta dimensione (la memoria…) per segnalare la “Giornata di studio Testi Tracce Scritture” organizzata dalla Accademia della Crusca il 7 maggio 2014 presso l’Università di Salerno, Dipartimento di Studi Umanistici, LeGIt.

In Open Source Intelligence Abstraction Layer tale rapporto strategico è descritto, tra l’altro, attraverso l’analisi dei concetti di “informazione” e “fonte” così come considerati  dalla storiografia (tracce, resti, ecc.) e della Teoria della Documentalità di Maurizio Ferraris (scritture, iscrizioni, documenti, memoria, ecc.)  oltre che, ovviamente, dagli Studi di Intelligence, disciplina che purtroppo evidenzia una certa superficialità in questo senso.

L’intelligence – in quanto funzione, processo, disciplina e apparato – ha a che fare con dati, informazioni, notizie, fonti, documenti, tracce; termini questi che troppo spesso vengono considerati come sinonimi di uno stesso oggetto (o, peggio, definiti in modo autoreferenziale) ma che in realtà celano una pluralità di entità la cui natura andrebbe investigata e utilmente incardinata all’interno degli Studi di Intelligence.

Ulteriore dimostrazione che una auspicabilissima collaborazione tra Intelligence e Università possa – e debba – essere utilmente ricercata anche al di fuori di certe tematiche che attualmente finiscono per catalizzare interesse e risorse.

Almeno un tentativo sarebbe forse il caso di farlo: quale migliore occasione?